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10 thoughts on “Pubblicato finalmente il bando per la gestione del punto di ristoro nel Parco di Villa Colloredo Mels

  1. avviso pubblico pubblicato dove? e quando?
    ed in scadenza il 17.01.2023 con le festività natalizie in mezzo?
    chi si vuol favorire con tale atteggiamento?
    davvero a pensare male si fa peccato…..

    anche qui, l’opposizione dove è? sicuramente i termini e modalità di pubblicazione saranno stati rispettati. ma forse tempi appena più lunghi avrebbero consentito maggiore visibilità al bando e permesso a più soggetti di partecipare.

  2. …. eventi di 200 e più persone? con quale sicurezza? preparazione? vigilanza? tutto alla buona (vero DJ famoso, eh?)
    Altri 7 anni di politi…ca.

  3. Mai sentita nominare la Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana? Inoltre, la scadenza di presentazione delle offerte è il 12.01.2023 … forse sarebbe meglio leggere con maggiore attenzione prima di adombrare sospetti gratuiti, anche perché non si capisce cosa c’entrino le festività natalizie con la pianificazione di un’offerta da parte di un imprenditore …

  4. Nessun problema. Il bando andrà deserto.
    Il parco tornerà libero e usufruibile da tutti. É comunale.
    Una birra e un caffè si possono benissimo prendere altrove.
    Il dj con la sua musica assordante, dovrà trovare un altro posto per disturbare.

    1. Commento eufemisticamente insulso: 1. se il bando dovesse andare deserto nulla impedirebbe all’Amministrazione di ripubblicarne un altro, verosimilmente rimodulato (e, si spera, previo emendamento di alcune prescrizioni ‘strampalate’), quindi almeno al momento la prospettiva paventata da 22:25 non è realistica; 2. proprio quest’ultima ipotesi “parco libero e usufruibile da tutti” è un concentrato di sciocchezze, posto che il parco è sempre stato libero e usufruibile da tutti ma la presenza preziosa dell’attività di ristoro e somministrazione di cibo, bevande, musica e spettacoli ha impedito che il parco stesso ritornasse allo stato pietoso in cui era stato colpevolmente lasciato per decenni – dopo il fallimento sia della sconclusionata decisione di farne un mini-zoo sia della presenza/gestione del WWF – nella più assoluta indifferenza della cittadinanza, ivi compresi tutti i ‘soloni’ che pur di criticare l’Old Garden ora si ergono a paladini della cosa pubblica; 3. che la musica non fosse assordante è già stato accertato dal TAR Marche con apposita sentenza (e buona pace dei detrattori, 22:25 incluso). Prendendo a prestito le parole del Principe Antonio de Curtis: ma mi faccia il piacere …

      1. Classico commento comunista, pur di non vedere con chiarezza come stanno le cose ci si erge a vittime e “sodali” di chi piega la cosa pubblica dalla sua parte (amministrazione amica permettendo).
        Il bando non potrà mai andare deserto perché basta leggere una delle clausole necessarie “Avere la capacità a contrarre con la Pubblica Amministrazione ” il che vuol dire chi già ha esperienza parte avvantaggiato.
        Il parco pubblico non è sempre stato libero, altrimenti sia gli orari di chiusura (come da targa ingresso) che la zonizzazione acustica (come scuole e ospedali) sarebbero stati rispettati.
        Se prima il suddetto faceva schifo non vuol dire che dobbiamo ringraziare il gestore che porta gente al parco altrimenti cadrebbe di nuovo in disgrazia, sarebbe un’ammissione di incapacità amministrativa.
        L’attività di ristoro “preziosa” come da citazione, proprio perché tale, punto ristoro come da concessione, dovrebbe rispettare regole e orari diversi da un ristorante, chalet marino o discoteca all’aperto mentre invece é “sub oculis omnium” il contrario.
        A nessuno credo importi di come l’Old Garden svolge i propri affari (per quello c’è l’autorità giudiziaria e la guardia di finanza) e ben vengano i guadagni se lavora bene, ma tutto ciò lo deve svolgere come fosse in privato e con maggiore attenzione vista la “concessione” pubblica e sempre accondiscendente.
        Per quanto riguarda la musica, la sentenza del TAR si basava su un rilevamento di giorno e in punto preciso, non verificava tutte le zone limitrofe, orari notturni e le residenze di un intero rione di fronte.
        A tal proposito basta rivedere le regole ferree (come alcool da asporto) per svolgere Lunaria e le stesse largamente disattese per un famoso DJ con tanto di elogio per 1500 presenze.
        Vorrei infine ricordare (ancora purtroppo) la totale differenza di trattamento con le altre attività della città, sia come canoni di affitto sia come regole di svolgimento spettacoli.
        Questa cosa del vittimismo sempre da una parte ha raggiunto livelli francamente stancanti e i fatti di questi giorni in UE lo evidenziano purtroppo.
        Come dicevo il principe citato ” C’è chi può e chi non può: io può”.

  5. Adesso…. azzardare sospetti mi sembra esagerato! Però che c’è sempre qualcuno che riesce a fare come c…..o gli pare è un dato di fatto agli occhi di tutti.

  6. Il punto di vendita alcool e confusione sarà finalmente eliminato.
    Alla faccia dei capiscioni.
    E finalmente la curva non sarà occupata dalle auto dei festaioli.

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