Gianluca Castagnani di Loreto Libera
Un’approvazione un po’ amara quella del progetto sulla Rete Ecologica marchgiana apporvato con decreto regionale nei giorni scorsi. Il rappresentante di Loreto Libera Gianluca Castagnani, promotore della mozione per l’accesso ai fondi regionali esordisce affermando che “io avrei proposto progetti sul nostro territorio invece quello che sarà realizzato, per carità, utilissimo, non ricadrà praticamente sotto il territorio lauretano”. Vero è che lo stesso Castagnani quando era consigliere del Parco del Conero e delegato all’azienda agraria delle Opere laiche proposte ed ottenne la realizzazione di un ettaro e mezza di boschetto accanto ad un guazzo da caccia. Ovviamente -prosegue Castagnani – i meriti se li prende sempre chi non ce l’ha ed a sinistra spesso sono specializzati . Quello che conta è comunque l’ampliamento delle aree e dei cosiddetti “corridoi verdi” in un zona, la nostra, che ha avuto negli ultimi trenta anni una notevole perdita di biodiversità.
Tra i sette progetti presentati dall’Amministrazione Comunale – afferma la lista della Castellani – Loreto è il comune che prende meno fondi perché deve anche dividerli con il Comune di Porto Recanati, nonostante il punteggio più elevato di altri comuni.
Ci sarebbe piaciuto – continua la civica Loreto Libera – che fosse riconosciuto a Castagnani che con la presentazione della mozione abbia fatto impegnare a suo tempo l’intero consiglio comunale su questo importante aspetto della tutela e il ripristino degli ambienti naturali delle nostre zone.
Auspico, conclude Castagnani, che questo sia solo l’inizio affinché altre aree, queste si comprese dentro il territorio loretano, abbiano attenzione e possano beneficiare di ulteriori contributi o tutele più cogenti del Piano Regolatore e non le solite colate di cemento alle quali abbiamo assistito – (con inflazione del mercato immobiliare da spropositata offerta per fare cassa con gli oneri urbanistici – negli anni.
Castagnani, lei che è così attento ad ambiente e paesaggio, perchè non solleva la questione sul futuro della ex fornace di Montorso? Non pensa che lì potrebbe nascere un parco, anche mediante il recupero degli edifici ancora presenti, ciminiera compresa? Oppure ci facciamo un’altra bella colata di cemento, che s’integrerebbe benissimo con i capannoni dei centri commerciali vicini? Su, un po’ di fantasia!