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9 thoughts on “Recanati: celebrato il “Giorno del Ricordo”

  1. A ‘sta cerimonia, doverosa per non offuscare un capitolo oscuro della nostra storia, ogni anno c’è sempre meno gente. Bisognerebbe domandarsi il perchè e adottare le “contromisure” del caso.

  2. Ma se tutti i mass media ,le amministrazioni locali e nazionali le kermesse e qualsiasi cosa buona per divulgare notizie,immagini,suoni ed opinioni ci intoppano la testa su altre amenità atte a deviarci da valori e ricordi cosa pretendiamo? Il caso Sanremo è lampante in ogni angolo dell’ Italia e del globo terrestre visto che è seguito anche fuori dai nostri confini.messaggi su come indirizzare la società italiana mascherati da canzoni,individui che dicono la loro in un emittente pubblica senza ritegno stili di vita consigliati come fossero delle nenie ripetitive e moralizzatori a chiacchierare che nel privato ne combinano di cotte e di crude. Adesso ringraziamo i pochi che hanno dato risalto al ricordo delle foibe,poi sotto altri 364 giorni ad allapparci le mucose con la Shoah ( giusto ricordare pure quella ) l’indifferenza,l’ immigato, femminicidi, l’ identità di genere le categorie LGBTQXYZ e tutto ciò che può far comodo ai social -comunisti così da potersi trovare sacchi condominiale pieni di soldi a “loro insaputa” nelle proprie abitazioni.

    1. Ci fu l’epurazione etnica e la responsabilità è tutta sulla formazioni partigiane di Tito. Ogni interpretazione diversa e ogni “giustificazionismo” sono solo un’ulteriore insulto alle vittime e un’offesa a chi fu costretto a lasciare la propria terra. Se non basta aggiungiamoci pure l’accoglienza, per nulla amichevole e solidale, che questi esuli ebbero qui in Italia, a cominciare da Ancona dove sbarcarono dal piroscafo Toscana. Nella storia contano i fatti, non le chiacchiere di comodo.

      1. infatti alla storia contano i fatti e i fatti sono che le vittime delle foibe sono circa un migliaio a fronte delle migliaia di morti slavi, per mano fascista e nazista, morti che hanno provocato la vendetta dei Titini contro i fascisti italiani

        1. Se la mette così, allora non parliamo di storia, ma di propaganda. Le consiglio comunque di leggere “Il lungo esodo” di Raoul Pupo, edito da Rizzoli, a cominciare dalla pagina IX (nove) della prefazione e dalla pagina 259. Un testo che la può aiutare a uscire dalla nebbia.

        2. Se contano i fatti e i numeri come dici tu allora dovresti anche ricordare i morti che hanno fatto e continuano a fare la legge sull’aborto approvata dalla Anselmi ( ideologia politica vattela a trovare sennò dici che sono fascista) e tutti i radicali referendomani dal 1978 al 13;febbraio 2023.oppure contano solo i morti che dici tu? Me sa che te sei un altro di quei fessacchiotti che lasciano il soldino fuori il supermercato a ” ciao capo” ” serve carrello”

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