
Villa Gigli
Non è pervenuta nessuna offerta per l’acquisto di villa Gigli, il cui termine era stato fissato per le ore 12 di oggi. Anche il quarto tentativo di vendita all’asta della sontuosa dimora realizzata dal tenore Beniamino Gigli nel 1927, è quindi andato deserto. Si riproverà fra qualche mese a mettere in vendita la Villa, partendo da un prezzo base inferiore a quello degli otto milioni stabilito nell’ultimo avviso di gara.
Non si meraviglia di questo esito negativo, Pierluca Trucchia, presidente dell’associazione B.Gigli di Recanati. “La gara andrà sempre deserta, afferma Trucchia- fino ad arrivare ad un prezzo di mercato più consono alla realtà immobiliare considerando anche le spese di manutenzione e gestione della villa (vedi fine del palazzo Antici). Purtroppo, in questo mercato immobiliare, non sarà considerato il valore affettivo che lega la villa a Beniamino Gigli che sarebbe il luogo ideale per un’accademia lirica sullo studio del belcanto da organizzare con i più grandi maestri che sicuramente farebbero a gara per portare i propri allievi; un progetto irrealizzabile senza l’aiuto dello stato in quanto avente diritto di prelazione o di qualche benefattore di bontà “Gigliana”. Da parte mia ho già da tempo sollecitato l’assessore Giorgia Latini ad intervenire in merito presso il Ministero in accordo con i sindaci interessati. Anche in qualità di presidente dell’Associazione Gigli, ho dato la disponibilità di partecipare attivamente al progetto che vedrà la villa sede naturale del museo Gigliano e sede naturale da destinare allo studio lirico musicale del Belcanto avviando progetti di collaborazione con i conservatori di musica e gli enti lirici a partire dall’Arena Sferisterio di Macerata e con chi vorrà collaborare nel nome del più grande tenore del secolo passato”.
Avevo visto bene: sulla terrazza sommitale adesso manca una statua. Da quattro sono diventate tre. Dov’è finita quella mancante? Distrutta da un… fulmine, caduta e andata in pezzi o rubata?
Quanto alla vendita del villone, insisto: nessuno la vuole, visto quanto costerebbe mantenerla e restaurarla. Sarebbe solo una spesa continua, con ricavi pari a zero o poco più.
Scandaloso e inaccettabile poi che ad acquistarla sia lo Stato o magari i Comuni di Recanati, Porto Recanati e Loreto, che ogni giorno si lamentano di non avere soldi per mandare avanti i servizi alla cittadinanza.
Concordo sul fatto che fosse assai prevedibile questo tipo di esito. Anche nel caso che alla fine si arrivi ad una assegnazione (dopo molti ribassi), solo in quel caso lo Stato, eserciterebbe una qualche prelazione.
Il Comune con una sottoscrizione di tutti i recanatesi e non solo non potrebbe acquistare la villa e farne un museo e una scuola di canto e musica?
Nooooooo! I miei soldi non li darò mai a nessun privato in lite familiare che cerca di dare il pacco fregatura.
Tutto per risolvere le beghe ereditarie dei proprietari venditori? Non le pare un po’ troppo?
Avrai preferito fare un piccolo investimento in una Spa (o qualcosa di simile) per comprare palazzo Antici Mattei e se il Comune volesse promuoverla sarei ancora disposto a metterci poche migliaia di euro a patto che la gestione, pur nel rispetto della storia, fosse di tipo privatistico. Niente Onlus, cooperative, associazioni culturali etc.
Dopo Palazzo Antici si pensa ad un secondo scempio e si prova una grande pena.
Tra poco giungerà a costare si e no mille euro. Speculatori fatevi sotto!
Restaurare in modo corretto un palazzo storico non è mai una speculazione il valore finale è inferiore alle somme necessarie per restaurarlo ma questo forse a qualcuno non è ancora chiaro.
Non ha nulla di storico.