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9 thoughts on “Recanati è ripartita: l’analisi del vice sindaco Mirco Scorcelli

  1. ma avete il coraggio di chiamarla fiera?
    Un ammasso, un groviglio, di chincaglierie con bancarelle ( si fa per dire ) gestite da marocchini / tunisini ,pakistani ecc…, uno scandalo che dimostra come andrà a finire l’iTALIA se qualcuno non prenderà provvedimenti per tempo

  2. Dal momento che Recanati è ripartita , come dice il vicesindaco evidenziando solo superficialmente e dal Suo
    Osservatorio , che non vede più lontano della piazza, se così è sarebbe ora che gli uffici comunali aprissero al pubblico con gli orari pieni , compreso quello del sabato

  3. Recanati è ripartita suonando il campanone, con una fiera di San Vito in cui non c’è più nulla, né da vedere né da comprare, con un mercato settimanale sempre più vuoto, sia da un punto di vista merceologico che da quello dell’affluenza: questa per Scorcelli sarebbe la ripresa?
    La finisca di autoincensarsi, appaia di meno e lavori di più per una Recanati che per commercio, artigianato e industria è messa proprio con il c..o per terra.

  4. Recanati prima in tutto, ma economicamente morta.
    Si pensa al voluttuario e si tralascia l’essenziale.
    Questo è fumo sugli occhi, non ripartenza.

  5. I criteri di selezione degli ambulanti che espongono alla Fiera da parte dell’Ufficio Commercio sono certamente da rivedere: è sotto gli occhi di tutti il crollo verticale della qualità che, specie nell’ultimo decennio, ha contraddistinto la manifestazione anche senza che ci fosse il Covid.
    La ripresa di cui parla il Vicesindaco è palesemente smentita dalla lunga teoria di negozi chiusi, progressivamente in aumento, che costella Corso Persiani, tendenza che non è stata minimamente contrastata né dalle Giunte-Fiordomo né da quella attuale.
    Questi sono fatti e le chiacchiere autoincensanti stanno a zero.

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