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7 thoughts on “Recanati: in tre con la cocaina nascosta nelle parti intime

  1. Purtroppo non è poca la gente che,ormai,ha perso ogni rispetto per le regole ed ho timore che non finisca bene.

  2. i primi a non avere alcun rispetto dei nostri diritti sono i nostri governanti che emanano leggi e regole assurde per coprire la loro assoluta insipienza e incapacità, ovvero per perpetuare e legittimare un regime autoritario e liberticida. Peraltro ben vengano i controlli antidroga, ma non la repressione insensata e illegittima dei nostri movimenti. Si facciano piuttosto i tamponi a tappeto in modo da mettere in quarantena o comunque a trattare sanitariamente i malati e si liberino tutti gli altri. Vedete cosa dice in proposito Sabino Cassese che non è proprio l’ultimo arrivato.

    1. o la mia è una filosofia sociale campata per aria o non ho il senso della realtà : io vedo soprattutto tanto,troppo permissivismo,che fa a pugni con un concetto serio della libertà.

    2. A Sabino Cassese lascialo stare dove sta,Sabino mescola capre e cavoli nel senso che legge la costituzione come gli fa comodo.
      Nel nostro codice penale esistono articoli che puniscono chi cagiona epidemie o le propaga violando in questo caso le norme di contenimento.
      Se aggiungiamo che la nostra costituzione tutela la salute pubblica queste norme di contenimento e di distanziamento sociale non sono altro che misure atte a reprimere la diffusione di un virus.
      In attesa di norme per la vita di tutti i giorni per il lavoro,sport e quant’altro questa è stata la soluzione più logica.
      Cassese è solo alla ricerca di visibilità per raccogliere qualche applauso da decerebrati come te per poi dire anche io esisto!

  3. Piano piano qualche verità comincia a trapelare. Il contagio è stato prima sottovalutato e poi purtroppo favorito dall’insipienza di norme contradditorie e nei luoghi che avrebbero invece dovuto essere i luoghi di cura. Il nostro grande servizio sanitario nazionale ha mostrati tutti i suoi limiti e, a parte Veneto e Emilia Romagna, la medicina del territorio in pratica non esiste. I tamponi non si fanno ma la repressione resta e quello che è incredibile è che ci siano cittadini che si bevono e approvano queste norme becere, illegali e inutili. Dobbiamo continuare a infettarci gli uni con gli altri dentro le mura domestiche con gli asintomatici che magari fanno i poliziotti che ci vessano per strada oppure le cassiere al supermercato?

  4. Benissimo hanno fatto ,i carabinieri chissà quanti in questo momento particolare ,nonostante i divieti se ne infischiano di tutto ,e continuano con le loro malefatte.IN quanto alle dosi nascoste nelle parti intime delle due donne ,mi chiedo : non era forse meglio che in quei posti cosi allettanti x noi uomini ci mettessero quello che è da metterci …. senza tante altre caz…

  5. Prove generali di uno stato repressivo padrone delle nostre vite. Vista la prossima ricorrenza del 25 aprile e dovendo comunque celebrarla in tono minore, studiamoci le prime azioni del partito fascista. Anche allora, a chi rilevava l’antidemocraticità delle misure prese, si rispondeva che era per il bene pubblico e chi non si adeguavaera un nemico dello Stato. E la maggioranza degli italiani pecoroni (non furbetti) applaudiva, come ora.

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