Nel giorno in cui cade l’anniversario della morte di Carlo Urbani, il ricercatore marchigiano che ha isolato la SARS, tutta l’Amministrazione comunale, aiutata da oltre 100 volontari, ha percorso in lungo e largo, comprese le frazioni più lontane, la città consegnando ad ogni singolo cittadino due delle 6 mila mascherine donate alla città dal distretto cinese di Xiangcheng.
A dare la prima dotazione, ripreso dalle telecamere della rai Regionale, è stato il primo cittadino, Antonio Bravi. Insieme a lui il suo vice Mirco Scorcelli e la contessa Olimpia Leopardi che ha accolto l’invito del sindaco ad essere presente per dare un segnale positivo all’intera città.
Presenti, oltre la Protezione Civile Recanati, i Carabinieri in Congedo, l’associazione “New Social Group Porto Recanati”, tutta la giunta comunale, i consiglieri di maggioranza Tania Paoltroni, Reginaldo Polsonetti, Giorgio Generosi e Marco Canalini e quelli di minoranza come Roberta Pennacchioni, Benito Mariani e Graziano Bravi.
L’assessora sempre a favore di macchina fotografica e telecamere del TgRai perchè si sappia bene “chi” consegna le mascherine. Poi però si mantiene il più distante possibile da chi deve riceverle, oltre che proteggersi con guanti e tripla mascherina. Ma non sarebbe meglio dire alle persone se queste mascherine sono davvero utili, anzi necessarie, così da non alimentare un mercato… di demagogia? L’Istituto Superiore di Sanità le indica per casi specifici e forse sarebbe meglio tener conto di questo, anzichè organizzare un “fai da te della prevenzione” che finisce solo per diffondere terrore e paura.
si fanno fotografare per pubblicità elettorale, ma presentino, almeno, soggetti un pò più gradevoli perchè questi , parlo dei politici e non dei volontari , sono belli ed utili come le mascherine che ci hanno consegnato
Io Vice Sindaco senza di lei sarei morta. Grazie. Grazie. Grazie.
O! Fa tutto Marco Canalini (presepio, distribuzione mascherine,…) ma dove sei stato fino ad adesso? Dai una asfaltata alle strade dato che ci sei…..