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3 thoughts on “Recanati: un nuovo contagio e l’invito ad essere uniti del sindaco Bravi

  1. “La situazione del contagio in città appare ormai stabilizzata, si rileva un nuovo caso positivo….”
    E no, caro Sindaco, vuol dire che siamo solo all’inizio e che dobbiamo prepararci al peggio che arriverà.
    Non è pessimismo ma evidenza: in tutti gli altri luoghi si è cominciato da pochi casi, casi che poi si sono estesi a dismisura.
    Speriamo solo che da noi non succeda, perché non si sa dove saremmo dirottati in caso di bisogno, visto che un Ospedale non lo abbiamo più, grazie anche al suo amico Firdomo.

    1. hai detto bene, e inoltre non fanno nemmeno i tamponi alla gente in quarantena fiduciaria/volontaria, i casi sono molto ma molti di piu. E hanno distrutto la sanità marchigiana

  2. Cara Carla, nel concetto hai pienamente ragione, nella pratica bisogna essere pratici, cioé capire, in base alle informazioni che abbiamo (dagli esperti sanitari, ovviamente), come stanno le cose. I “cogl.oni” ci sono e ci saranno sempre, é naturale e ti faccio un esempio pratico. Ieri sera, 17 marzo, ho accompagnato mia moglie per assistere sua madre, 96enne, sola, e preparargli cena e quanto necessario ogni giorno. In quei 5 minuti di viaggio ho incontrato due più o meno “giovani virgulti”, che facevano jogging presumibilmente intorno a Recanati, come al solito. Ora, chi mi dice che questi due non siano “asintomatici” e quindi stiano benissimo, e che girando per Recanati non tocchino vari punti lungo il loro tragitto nei quali il virus si mantenga vivo e vegeto anche per 7 giorni come dicono gli esperti medici? Essere asintomatici non é colpa loro, ma girare per Recanati nonostante lo potrebbero essere, si! Ecco che hai la risposta. Spero che di “cogl.ioni” ce ne siano solo due, come dovrebbe essere naturale, ma é un rischio… naturale, come vedi. Vietare completamente, meno i previsti casi di necessità, di uscire di casa, tantomeno per sport. Il pericolo sono proprio loro, perché senza tampone nessuno é certo di non essere asintomatico, quindi potenziale “untore”.

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